Reduce dalla vittoria all’esordio in campionato conquistata ieri sera, per questa sesta puntata della rubrica settimanale “A tu per tu...”, abbiamo incontrato coach Lorenzo Brunetti che ci parlerà di questi primi due mesi di lavoro con il gruppo Under 20 Regionale, trattando parallelamente anche il tema degli allenamenti individuali con i ragazzi del Settore Giovanile.
Dopo aver raggiunto lo scorso anno la finale playoff della Serie C Silver nel ruolo di assistente allenatore, la società ha deciso di affidarti l’incarico di capo allenatore dell’Under 20 Regionale. Come affronti questa sfida che ti vede nuovamente protagonista in panchina?
“Dopo un anno trascorso senza allenare e uno nel quale ho ricoperto il ruolo di assistente allenatore in C Silver, in questa stagione ho avuto nuovamente la possibilità e la fortuna di tornare a fare quello che ho fatto nei dieci anni precedenti. Ovviamente ci tengo a ringraziare la società per avermi affidato la panchina del gruppo Under 20 Regionale. Il fatto di essere stato in passato alla guida quasi sempre di gruppi giovanili “grandi” e allo stesso tempo di aver vissuto esperienze importanti al fianco di allenatori dal grande spessore umano e tecnico, sta facilitando il mio cammino in questa nuova avventura. È scontato dire che i compiti e le responsabilità del capo allenatore sono diverse rispetto a quelle di un assistente, c’è una gestione diversa del gruppo e probabilmente c’è anche una possibilità minore di potersi dedicare alla cura dei dettagli di ogni singolo giocatore. Per forza di cose dovranno cambiare le letture e le decisioni da prendere durante le partite e dovrò essere bravo a riabituarmi nel minor tempo possibile a questo nuovo ruolo, ma penso che con l’aiuto dei miei giocatori questo processo di cambiamento verrà in modo molto naturale”.
Il gruppo è formato da alcuni elementi cardine della prima squadra e dai ragazzi che lo scorso anno hanno vinto la Coppa Lazio Under 20 Regionale con coach Matteo Passerini. Pensi che sia difficile riuscire a creare un gruppo coeso e competitivo, visti i pochi allenamenti settimanali a disposizione?
“Avere un solo allenamento settimanale a disposizione è sicuramente uno degli aspetti più complicati da affrontare in questa stagione. Riuscire a creare una precisa identità di squadra e una giusta mentalità, vedendo così poco i ragazzi in palestra, di certo non è semplice. Molto probabilmente il nostro percorso di crescita richiederà un po’ più di tempo rispetto alle altre squadre che affronteremo in questo primo girone, ma è dal primo allenamento che ci ripetiamo con i miei giocatori che questo fattore per noi non deve diventare una scusa e che non dobbiamo usarlo come alibi. I ragazzi devono semplicemente avere una disponibilità e un’attenzione maggiori rispetto alle loro esperienze passate e dovranno essere costantemente consapevoli del fatto che noi dovremo riuscire a fare in un’ora e mezza tutto ciò che le altre squadre possono permettersi di fare con tre allenamenti settimanali. È difficile, ma con qualche sacrifici sono convinto che non avremo particolari problemi a ridurre il gap con le altre formazioni nel corso della stagione”.
Da un paio d’anni ti occupi anche degli allenamenti individuali con i nostri migliori giovani, che esperienza è questa per te e che giudizio dai sul Settore Giovanile del Fonte Roma Basket?
“La definirei un’esperienza formativa. Avere la possibilità di confrontarmi con ragazzi di diverse annate, mi permette di avere una profonda conoscenza del materiale umano che abbiamo a disposizione come società e anche di migliorare dal punto di vista personale. Mi rendo conto che il mio compito è molto importante, perché difficilmente in settimana si riesce a lavorare in modo dettagliato su un fondamentale specifico, vista la necessità di preparare la partita e visto lo spazio dedicato al miglioramento fisico. All’inizio della passata stagione abbiamo capito con gli altri allenatori quanto fosse importante per la completa formazione di un giocatore, lavorare individualmente almeno una volta a settimana, avendo la possibilità di curare in modo dettagliato tutti gli aspetti tecnici del gioco. È chiaro che per giocatori di 12 o 13 anni non è facile mantenere la concentrazione alta per l’intera sessione di allenamento, dovendo ripetere continuamente sempre lo stesso movimento o lo stesso gesto tecnico, per questo sarà compito mio creare in loro la giusta mentalità e il giusto spirito. Oltretutto da quest’anno sono affiancato sul campo anche dal nostro Preparatore Claudio Russo, che andrà a curare un altro aspetto fondamentale per la crescita dei ragazzi, come quello fisico”.
Sapendo che ormai anche l’Under 20 Regionale è diventato un campionato molto competitivo, cosa ti aspetti da questa stagione e dove pensi possa arrivare questo nuovo gruppo creato da una miscela così variegata di elementi?
“Parlare di aspettative dopo una sola giornata di campionato è prematuro. Aver ottenuto una vittoria all’esordio è stato senza dubbio positivo, ma sappiamo che nel corso di questa prima fase potremo incontrare squadre più competitive rispetto al Basket Tuscolano. Era comunque importante per i ragazzi conquistare il primo successo stagionale, dopo una serie di risultati negativi arrivati con la Serie C Silver e con la Promozione. Per continuare a ripeterci nelle prossime giornate, sarà necessario riuscire a portare tutti i ragazzi più o meno sullo stesso livello, sfruttando anche l’esperienza derivata dal minutaggio che avranno a disposizione nei due campionati senior nei quali sono coinvolti. Dove arriveremo non lo so, ma so per certo che se questo gruppo continuerà a crescere come ha fatto in questi primi mesi e se i ragazzi avranno il piacere e la voglia di stare insieme, potremo sicuramente recitare un ruolo da protagonisti nell’Under 20 Regionale”.