Continua il percorso di avvicinamento alla terza edizione del Trofeo Paolo Migliorati 2018. Quest’oggi abbiamo intervistato un allenatore che nel corso delle edizioni della kermesse è diventato di fatto un amico della nostra società. Ciro Brunetti, infatti, è l’unico coach che ha partecipato a tutti e tre gli appuntamenti della manifestazione alla guida della sua SG Fortitudo sez. Pallacanestro.
Ormai possiamo definirti un veterano del Trofeo Paolo Migliorati, in quanto quest’anno parteciperai alla terza edizione consecutiva della manifestazione. Considerando il blasone delle squadre partecipanti, si può affermare che il nostro torneo stia diventando uno dei più competitivi a livello nazionale?
“Sicuramente nel corso degli anni questo torneo è diventato uno dei migliori nel panorama nazionale per la Categoria Esordienti. Andando a leggere i nomi delle squadre che vi partecipano, è evidente come quest’anno il livello tecnico si sia notevolmente alzato rispetto alle edizioni precedenti”.
Anche quest’anno la formula prevede che ogni squadra disputerà cinque match in tre giorni. Come si gestiscono le energie dei ragazzi che dovranno scendere in campo con poche ore di riposo tra una partita e l’altra?
“Cinque partite in tre giorni sono tante ed effettivamente i momenti per riposare e per recuperare saranno molto pochi. Chiaramente gara dopo gara le energie andranno moderate e gestite nel miglior modo possibile, anche se a questa età sarà più facile per i ragazzi recuperare abbastanza velocemente”.
Nelle due precedenti edizioni avete collezionato un secondo e un quarto posto. Quest’anno punterete a tornare nuovamente sul podio?
“Quest’anno alleno un gruppo discreto, formato da fantastici ragazzi. Probabilmente è un po’ meno forte rispetto alle formazioni che hanno partecipato alle precedenti edizioni del torneo, ma comunque punteremo ancora una volta ad arrivare il più in alto possibile.
In chiusura ci tengo a ringraziare gli amici del Fonte Basket Roma che per il terzo anno consecutivo ci hanno invitato a questo torneo e sono contento che oltre al basket si sia instaurato anche un rapporto fraterno”.